Il Negroni Sbagliato
Il Negroni sbagliato differisce dal classico Negroni amaro fiorentino per la presenza dello spumante brut, che sostituisce il gin.
Il Negroni sbagliato è un cocktail che potrebbe essere di per sé l’icona di questa sezione curiosità. Il suo successo planetario deriva da una scoperta casuale, anzi da un grossolano errore, che ha generato effetti estremamente positivi. Oggi, addirittura, in molti cocktail bar viene ordinato più spesso di quello giusto. Si differenzia dal Negroni classico per avere lo spumante brut al posto del gin si mette lo spumante
Agli albori del Negroni… giusto
Per introdurre il Negroni Sbagliato si parte da Torino, prima capitale d’Italia. E’ il 1861 e il vermouth diventa l'elemento alla base del classico aperitivo torinese. Quando la capitale passò a Firenze, il liquore divenne l'ingrediente base per le prime miscelazioni fino ad arrivare ai primi quattro lustri del ‘900. E’ in questo periodo che il conte Negroni e il barman Fosco Scarselli crearono un drink esclusivo. L’elemento che sbaragliò la concorrenza era il gin.
Come nasce il Negroni sbagliato
Nel 1930 aprì a Venezia l'Harry's bar di Cipriani e proprio qui incontriamo per la prima volta i protagonisti del fatidico errore. All'Harry's, infatti, iniziano a lavorare Mirko Stocchetto e il collega Renato Hausammann. I due si ritrovano insieme nel 1956 alle Olimpiadi di Cortina d'Ampezzo. Facendo tesoro dei discorsi tra i due, con grande lungimiranza, il primo decise di portare la sua nuova professionalità a Milano. Rilevò il bar Basso. Il contesto è quello del 1967 e di una città ruggente e pronta al grande salto economico. A quel tempo non era raro incontrare al suo bancone personaggi come Frank Sinatra, Liz Taylor, Ava Gardner, Hemingway o Sandro Pertini. Una sera un suo collaboratore doveva completare il Negroni, ma non andò a prendere una bottiglia di gin per "chiudere" il drink, ma ne afferrò una di spumante.
Un successo clamoroso
Le bollicine che entrano nel cocktail erano le migliori in Italia: il Ferrari Brut Metodo Classico. Lo stupore del cliente fu tanto. Lo sorseggiò, non protestò e continuò a berlo. In quel momento era nata per caso una bevanda fresca, dissetante, dal tenore alcolico più contenuto. L’intuito commerciale di Stocchetto lo indusse quasi subito a mettere in lista la versione "sbagliata" del Negroni. Questa tipologia per qualche anno rimase solo drink locale. Il successo planetario dei Negroni Sbagliato si verifica anni dopo ed è direttamente collegato al crescente successo mondiale del cocktail e della miscelazione italiana.
Nel 1967 Ernest Hemingway non poteva andare a bersi un Negroni sbagliato nel bar milanese perché era morto da sei anni; spero che glielo abbiano servito in Paradiso.
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